sabato 29 ottobre 2011

Non nasconderti, domani potrebbe succedere a tuo figlio

Sono questi i valori da condividere? E questa la libertà che desideriamo?
                  

  Quarda il filmato e fermati a riflettere




martedì 25 ottobre 2011

L'uomo é la bestia più sadica che esiste sulla terra


AIUTAMI TU COSA HO FATTO DI MALE!

Galline ovaiole: da gennaio il divieto per le gabbie in batteria
Dal 1 gennaio 2012 entra in vigore il divieto relativo alle gabbie non modificate (gabbie in batteria) per le galline ovaiole, nonché lo stop al commercio delle uova provenienti da galline in batteria. La Commissione europea rammenta agli Stati membri le loro responsabilità e si prepara ad adottare gli opportuni provvedimenti contro coloro che venissero meno all'obbligo di ottemperare alla pertinente legislazione comunitaria.
di Tamara Mastroiaco - 25 Ottobre 2011

Dal 1 gennaio 2012 entra in vigore il divieto relativo alle gabbie non modificate (gabbie in batteria) per le galline ovaiole La Direttiva 1999/74/CE del Consiglio del 19 Luglio 1999 stabilisce le norme minime per la protezione delle galline ovaiole, le galline della specie Gallus gallus; non si applica agli allevamenti di meno di 350 galline ovaiole, né agli allevamenti di galline ovaiole riproduttrici per i quali restano valide le indicazioni riportate nella normativa quadro 98/58 CE, conosciuta anche come Carta dei diritti degli animali relativa alla protezione e al benessere degli animali negli allevamenti.
Il Commissario John Dalli, responsabile per la salute e la politica dei consumatori, durante il suo intervento il 20 Ottobre 2011 a Bruxelles all'interno del Consiglio agricoltura ha dichiarato: “La decisione politica del divieto è stata adottata nel 1999. Sono trascorsi dodici anni e la situazione in certi Stati membri è dichiaratamente insoddisfacente.
Le conseguenze per il benessere degli animali e i rischi di distorsione del mercato sono reali. Ciò pregiudicherebbe gli investimenti e gli sforzi di messa in conformità già fatti e minerebbe la fiducia dei consumatori, fatto questo dichiaratamente inaccettabile. La Commissione non intende posporre la scadenza e non esiterà ad avviare procedure d'infrazione in caso di mancata ottemperanza”.
Nel 2010 il Parlamento europeo aveva già presentato una proposta di risoluzione che raccomandava l'attuazione del divieto senza alcun indugio e sollecitava la Commissione europea a impegnarsi affinché la data del divieto venisse rispettata. La risoluzione invitava la Commissione a intensificare il controllo sull'attuazione della direttiva, a potenziare le ispezioni, presentando entro il 31 dicembre 2011, l'elenco dei produttori, dei trasformatori e dei dettaglianti di uova e prodotti derivati dalle uova che non rispettano le disposizioni della direttiva 1999/74/CE; il periodo transitorio di dodici anni avrebbe dovuto consentire ai produttori di cambiare i propri metodi di allevamento.
I pulcini maschi, appena nati, vengono separati dalle femmine, triturati vivi, smaltiti come rifiuti o farine di carneConformemente alla legislazione UE le gabbie non modificate dovranno essere ritirate entro il 1° gennaio 2012 (la costruzione e l'installazione era già vietata dal 05 ottobre 2003) e l'applicazione della direttiva introdurrà l'utilizzo delle gabbie modificate:
- in cui l'animale usufruirà di uno spazio minimo di 750 cmq di superficie di cui 600 cmq costituiti da superficie utilizzabile e 150 cmq occupati da accessori quali nido ("uno spazio separato, i cui componenti escludono per il pavimento qualsiasi utilizzo di rete metallica che possa entrare in contatto con i volatili, previsto per la deposizione delle uova di una singola gallina o di un gruppo di galline, nido di gruppo") e lettiera ("il materiale allo stato friabile che permette alle ovaiole di soddisfare le loro esigenze etologiche");
- le gabbie saranno provviste di posatoi appropriati che offriranno almeno 15 cm di spazio per ovaiola;
- il sistema di abbeveraggio dovrà essere studiato in base alla dimensione del gruppo (“nel caso di abbeveratoi a raccordo, almeno due tettarelle o coppette devono essere raggiungibili da ciascuna ovaiola”);
- all'interno delle gabbie saranno predisposte delle mangiatoie utilizzabili senza limitazioni, di una lunghezza di almeno 12 cm moltiplicata per il numero degli esemplari nella gabbia;
- le file di gabbie, affinché l'ispezione, la sistemazione e l'evacuazione siano facilitate, dovranno essere separate da spazi aventi una larghezza minima di 90 cm e uno spazio di almeno 35 cm tra pavimento dell'edificio e le gabbie inferiori e infine dovranno essere attrezzate con dispositivi per accorciare le unghie.
A causa della reclusione impazziscono, presentano comportamenti di tipo violento, diventano cannibali e per questa ragione gli allevatori tagliano loro il beccoL'applicazione di questa direttiva non introdurrà un cambiamento eclatante nella vita di questi volatili che saranno comunque costretti a vivere nelle gabbie e a produrre uova per soddisfare noi uomini ma garantirà loro sicuramente delle condizioni di vita leggermente migliori. Non dimentichiamoci che attualmente milioni di galline ovaiole vivono in gabbie di batterie; questo tipo di allevamento prevede ventilazione e luce forzata (creandogli diversi problemi alla vista) per far sì che la produzione delle uova aumenti.
Vivono in spazi più piccoli di un foglio A4 che gli provocano innumerevoli danni: fratture alle ossa, disformismo, osteoporosi. Non possono aprire le ali, farsi bagni di terra, appollaiarsi, deporre uova in un nido. I pulcini maschi, appena nati, vengono separati dalle femmine, triturati vivi, smaltiti come rifiuti o farine di carne, poiché improduttivi, come possiamo vedere dal video investigativo sotto copertura di Mercy For Animals.
A causa della reclusione impazziscono, presentano comportamenti di tipo violento, diventano cannibali e per questa ragione gli allevatori tagliano loro il becco e somministrano tranquillanti. Purtroppo dalla nuova direttiva si evince che il debeccaggio sarà ancora consentito per prevenire sia il cannibalismo che la plumofagia (patologia comportamentale che spinge gli uccelli in cattività a strapparsi le penne o a strapparle ai loro compagni) purché la mutilazione sia effettuata da personale qualificato su pulcini di età inferiore ai 10 giorni di vita.
L'unica cosa che possiamo fare, mentre attendiamo che la nuova direttiva entri in vigore, è firmare la petizione e non incentivare il commercio delle uova provenienti da allevamenti in batteria che possiamo facilmente riconoscere controllando il primo numero del codice posto sull'uovo: 3 per le galline in batteria, 2 per le galline allevate a terra, 1 per quelle allevate all'aperto, 0 per le uova biologiche da prediligere in assoluto se ancora non abbiamo eliminato dalla nostra dieta questo alimento.

NON COMPERARE PIU' LE UOVA CHE RIPORTANO IL NUMERO 3 COME PRIMA CIFRA, LASCIA CHE SIANO ALTRI AD ESSERE GLI INCONSAPEVOLI AGUZZINI DI MIGLIONI DI PICCOLI ESSERI INDIFESI.



lunedì 24 ottobre 2011

Parco del Roccolo

Riportiamo le dichiarazioni dell'assessore regionale, Alessandro Colucci, pubblicate sul quotidiano Il Giorno. Secondo l'assessore le responsabilità sono chiare e non lasciano fraintendimenti a riguardo la concessione dell'insediamento agricolo che ospiterà circa 328.000 galline ovaiole sul territorio Busto Garolfo confinante con Canegrate. Noi, nella figura della  Vice Presidente Dott.ssa Antonia Stranieri,  stiamo seguendo attentamente il problema. Oggi sabato 21 ottobre abbiamo portato il nostro piccolo contributo alla pacifica manifestazione organizzata dal comitato "Radici nel cielo". Notevole la partecipazione dei cittadini che dal Comune di Busto Garolfo, hanno raggiunto il primo insediamento abitativo sito nelle immediate vicinanze del futuro aggregato industriale. Alla manifestazione hanno partecipato anche i  Sindaci di Canegrate e Busto Garolfo. Non é mancata la presenza di numerosi Consiglieri Comunali e delle associazioni Legambiente, Lav e Lipu. Per chi volesse prendere visione dei documenti prodotti sino ad oggi, eccovi il link: 

Ti piaccino? Guarda cosa facciamo, noi uomini, a queste piccole creature in nome del (dio) denaro. Siamo dei sadici.
Clicca sull'immagine




ASSEMBLEA PUBBLICA DEL 20.10.2011
LA MANIFESTAZIONE

LA VICE PRESIDENTE DI S.R.O. DOTT.SSA ANTONIA STRANIERI












Per visionare i video della manifestazione cliccare sopra le scritte

VIDEO 1
VIDEO 2
VIDEO 3
VIDEO 4
VIDEO 5
VIDEO 6
VIDEO 7
VIDEO 8
VIDEO 9
VIDEO 10

mercoledì 12 ottobre 2011

Incontro immaginario tra due speculatori del mattone


La storiella e simpatica, ogni riferimento é puramente casuale e i luoghi e attori sono opera di immaginazione e di fantasia. Qualcuno va dicendo che la realtà ha superato la fantasia. Sarà il nostro caso? A voi il giudizio finale

Più o meno tutto ebbe inizio così:
Via Ternopoli, area all'estrema periferia di Canegratetopoli, confinata tra il Parco di Roncopoli e il Campo Sportivo e Valle del  Verde, rimaneva l'ultima grande area, da sempre ritenuta molto apetibile per i cementificatori di canegratopoli. L'unico vero e grande problema, per i mestieranti del cemento, é  la mancanza di una strada che renda il nuovo mostro di cemento apetibile alla speculazione edilizia. Come fare a motivare la sua insindacabile costruzione?

Inizia il dialogo:
Ma certo, il traffico, come scusa va benissimo, possiamo bombardare i cittadini con la necessità di dare un ulteriore sbocco al traffico in ingresso a Canegratopoli dirottandolo a Parabiagopoli attraverso la strada. Noi siamo maestri della convinzione e poi sono tutti impegnati, con il calcio e telenovelas che non hanno il tempo e voglia di interessarsi del loro futuro. Bene, ricapitoliamo:
1-  attraverso i mezzi di informazione comincieremo a lanciare l'idea della necessità di nuove strutture sportive e così sensibilizziamo i cittadini che si ritengono attenti e poi non dimenticare che abbiamo fedeli che si butterebbero nell'Olona pur di vedere sventolare, in cima ad un bastone, la loro ideologia politica.
2- con gli strumenti urbanistici creeremo una nuova strada con l'intento ufficiale di allegerire il traffico proveniente da Bustopoli verso Parabiagopoli, ma noi sappiamo benissimo che la strada servirà solo ed esclusivamente per servire la nostra opera e basta. Vedrai quante persone arriveranno nel nostro palazzetto, sarà un giubileo giornaliero e poi per quello che ci costerà ne vale la pena tentare, mal che vada riusciremo a capitalizzare quanto investito e manderemo tutto a ramengo, chi se ne frega.

Che splendida idea così nessuno potra accertarsi sulle reali intenzioni che ci hanno motivato, portare migliaia di persone proprio in via Ternopoli dove oggi ci sono alberi, verde e quei odiosi di ucelli che non fanno altro che rompere con il loro odioso suono, vuoi mettere la fragranza dei biglietti da 500,00 Euro al tatto delle dita pollice e indice. Già mi immagino il pieno di ragazzi e personabilità. Dimenticavamo e quei rompi che ci hanno impedito fino ad ora di costruire come la mettiamo. Ma sei un'ingenuo anche loro oggi sono parte integrale del nostro sistema. Scusami mi ero dimenticato, ma sei sicuro che si sono adeguati totalmente? Totalmente no, ma vedrai che si accontenteranno di una promessa e poi lo sai che noi siamo bravi a scavare, concederemo a loro un'altra buca e vedrai che tutto si sistema. Quale buca? Ma un sottopasso. Ma costerebbe un'enormità. Ma che te ne frega, adesso concediamo poi si vedrà.  Bisogna, solamente, trovare il giusto pretesto per convincere i canegratopoli dell'utilità del mostro, ma questo non è un problema, sono tutti alla ricerca di un posto di lavoro e non faranno caso a un pò di cemento in più e se poi ci inventassimo la storiella della partecipazione, per noi sarà un doppio tripudio, come si suol dire " due piccioni con una fava".   Hai proprio ragione siamo forti, troppo forti.

IL PRESTESTO


La prima genesi, di Via Terni, inizia da qualche legislatura fa e continua oggigiorno. Cosa é cambiato da allora, se la storia è uguale? Alcuni attori, che allora erano delle comparse, oggi vogliono calpestare il palco cercando di essere i commensali dell'utima cena.




Contro l'ipotesi della cementificazione  di via Terni, ventilata dall'allora Sindaco Orazio Zoccarato, la risposta dei paladini del verde, anno 2005, non si fece attendere e devo confessarvi che fu veramente efficace, tant'è che gli amministratori desistettero, temporaneamente, al grande progetto  in attesa della redenzione degli intenti:
Oggi gli stessi paladini  rispondono come riportato nell'articolo che segue. Un tunnel, ma non erano mica coloro che volevano l'Arckeo-Park ? Ci pare di  ricordare bene, in Via Terni neanche un centimetro di asfalto o di cemento in più. Non capiamo, cosa può essere successo  da  allora, quale è stata la leva che ha fatto cambiare radicalmente idea?

 


Come associazione culturale ci rivolgiamo ai cittadini di Canegrate con tutte le nostre forze. Giorni fa in Consiglio Comunale é passato il Piano di Governo del Territorio, documento che prevede una grossa tangenziale che rovinerà, definitivamente, l'area a bosco di via Terni. Gli unici che hanno urlato in C. C. sono stati i Consiglieri Mori Roberto (Italia dei Valori) e Giacomo Montalbano (UDC) che hanno protestato con tutta la loro competenza e professionalità contro scelte che deturperanno definitivamente le poche aree a verde del nostro Comune. Nessuna associazione, tranne noi,  era presente in Consiglio Comunale  e questa la dice lunga sulla partecipazione alla vita della collettiva del nostro Comune. Ci sentimao di invitarvi ad alzarvi insieme a noi in favore dell'utimo spazio, verde, che ci é rimasto e se bisognerà cementificare  lo si farà solo per il bene dei canegratesi.       S.R.O.
Si pubblica lo studio effettuato dal Ministero sui Comuni più assenteisti d'Italia. Il dato é ancora presente negli archivi del Ministero

Nessuna risposta alle legittime domande dei Consiglieri

Nella serata di ieri mercoledì 28/09/2011 alle ore 20,30 si è tenuto il Consiglio Comunale con i seguenti ordini del giorno:
  • Interrogazione sul consumo eccessivo dell'acqua
  • Interpellanza sulle responsabilità civili-penali e amministrative dell'Ente in ambito condominiale
  • Equilibri di bilancio
  • Variazione di bilancio
Nelle comunicazioni si è evidenziata la richiesta del Consigliere Roberto Mori che ha nuovamente sollecitato la richiesta di un Consiglio Comunale aperto ai cittadini per discutere del fallimento della ditta FRAMG. Il Consigliere Mori a concluso il suo intervento richiedendo, per l'ennesima volta, l'intervento del Sig. Sindaco per dare la giusta chiarezza ai dati pubblicati sul sito del Ministro Brunetta che evidenziavano un primato,  negativo nell'ottobre 2009 con  i dipendenti comunali tra i più assenteisti d'Italia.
Anche il Consigliere Giacomo Montalbano ha richiesto un Consiglio Comunale aperto al pubblico per affrontare l'annoso problema degli aumenti, sconsiderati, del costo dell'acqua pubblica.
Nella sua interpellanza " Responsabilità civili-penali e amministrative dell'Ente in ambito condominiale" il Consigliere, Roberto Mori, ha chiesto i motivi perchè l'amministrazione Comunale continui a violare la legge n. 1129 del codice civile, non dotandosi un amministratore condominiale, incurante del cattivo esempio e perchè non proceda celermente a porre in sicurezza il palazzo Visconti e lo stabile sito tra Via Verdi e Via Toti entrambi, parzialmente, di proprietà del Comune. A tale richiesta non é seguita alcuna risposta meritevole della pur minima considerazione.
Inutile riconfermare che l'unica, opposizione costruttiva, oramai da molti anni, é proveniente dai banchi dei soliti Consiglieri Comunali Giacomo Montalbano e Roberto Mori, oggetto di ostruzionismo da parte della maggioranza e in molti casi anche dalla stessa minoranza. E' vero che stiamo vivendo in tempi strani ma oggigiorno ogni limite del ragionevole ha subito uno spostamento al ribasso. 


Come associazione culturale, Sulle Rive dell’Olona, rispondiamo alle pittoresche insinuazioni a noi rivolte dal Sig. Sindaco Valter Cassani durante il Consiglio Comunale del 28/09/2011
“Fondata, ma poco originale, l’accusa di fare politica rivoltaci dal primo cittadini Valter Cassani. Lo dichiariamo pubblicamente, noi facciamo e vogliamo fare politica a Canegrate e come noi tanti altri cittadini che in questi anni sono stati volutamente esclusi dalla società. Esclusione talmente evidente che basterebbe percorrere le vie del nostro Comune, o frequentare il Consiglio Comunale, per capire che gli oltre € 100.000,00, destinati al bilancio partecipativo, non sono serviti a molto visto gli scarsissimi risultati ottenuti in questi 5 anni di governo. Forse a Lei sfugge che la politica é l'attività volta alla risoluzione dei conflitti umani, creando quell'unità necessaria all'uomo per uscire dal suo stato primitivo. Questo lo sosteneva un Signore che si chiamava Mongardini. Come può documentarsi, le origini sono molte antiche e sopratutto nobili.”
“Non ci é assolutamente piaciuta l'accusa di essere schierati politicamente, questo no. Noi ci limitiamo ad evidenziare i sani propositi e le buone idee, da qualunque parte abbiano origine e purtroppo dalla sua amministrazione non abbiamo ancora visto nascere buone idee e sani propositi, mio caro Sindaco, ma noi rimaniamo fiduciosi che un giorno possiate anche voi dare alla luce la vostra creatura.”
“Altra nota stonata, impropriamente, pronunciata da Lei in Consiglio Comunale quando ci chiedeva di rettificare l’informazione pubblica e di libero accesso, che riguarda dati sull'assenteismo dei dipendenti pubblici del Comune di Canegrate, riportata sul nostro Blog. Noi non abbiamo la facoltà di rettificare dichiarazioni che non provengono dall'associazione, ma da un notissimo quotidiano nazionale e dal Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione, noi ci siamo limitati a riportare l'articolo e dati. Possiamo, però, fare molto di più pubblicando le dichiarazioni da Lei rilasciate alla stampa, quale unico documento che, a suo vedere, smentirebbe i dati del Ministero, visto che in Consiglio Comunale non a mai speso un solo istante per difendere il suo Comune ed i suoi dipendenti. Questo ci pare sia stato, ampiamente, evidenziato anche dal Consigliere Roberto Mori durante il Consiglio Comunale.”
Però se può esserLe di conforto, siamo sicuri che qualcuno si è preoccupato di inviare, personalmente, al Ministro le dichiarazioni che Lei ha rilasciato alla carta stampata nella speranza che i dati vengano cambiati, per adesso sono ancora lì e Lei non ha ancora dato una risposta istituzionale ai cittadini. Le ricordiamo che decine di lavoratori, sono ancora oggetto di critiche da parte dei cittadini, sarebbe il caso che Lei si decidesse di fornire una smentita ufficiale corredata da dati da inviare al Ministero.”
“L’accusa di assenteismo è sicuramente un fatto grave e merita un approfondimento ulteriore e come dettoLe, dal Consigliere Mori, l'appetito viene mangiando e con le sue, volatili, affermazioni ha risvegliato in noi un certo appetito.” S.R.O.