venerdì 7 dicembre 2012

IL GAIO "REFUGIUM PECCATORUM"

A Canegrate un nuovo giallo “PIZZINI E FANTASMI AL GAIO”


Pensavamo di poterci concedere un momento di tregua, ma evidentemente ci stavamo sbagliando. Il sistema che ha relegato il Comune di Canegrate a fanalino di coda tra i Comuni dell’hinterland, tarda a morire e noi siamo pronti a fronteggiarlo nuovamente, in virtù del senso civico che ci mobilità.
Siamo ritornati dopo un silenzio, più o meno lungo, nel tentativo di fare chiarezza in una vicenda mai risolta, ed oramai vecchia di alcuni anni.
Le porte dell’inferno si spalancano quanto, il 31/10/2012 alle ore 18,00 in Consiglio Comunale, alle comunicazioni del Sindaco Roberto Colombo fanno seguito quelle del Consigliere Comunale Giacomo Montalbano. Comunicazioni che si intrecciano tra loro per poi trovarsi in totale sintonia di intenti. I due attori, pur ricoprendo ruoli e schieramenti politici diversi, si ritrovano concordi nel porre all’attenzione dell’intera collettività, la gestione della scuola paritaria GIUSEPPE GAIO. Facciamo qualche passo a ritroso nel tempo, ed andiamo a rispolverare un fatto meritevole della massima attenzione.

Nel recente passato il Consigliere Comunale Roberto Mori, sollevò il problema della mancanza dei piani di evacuazione dei plessi scolastici all’interno della struttura comunale. Come facilmente intuibile, il possesso e la conoscenza degli stessi è condizione vitale per poter intervenire efficacemente, in caso di calamità. Purtroppo il Consigliere Mori scoprì che, il Sindaco di allora, non ne era in possesso. Come spesso accade in questo paese, coloro che denunciano la mala politica, vengono minacciati pubblicamente. Anche allora, il Sindaco Cassani Valter, dichiaro pubblicamente di avere l’intenzione di denunciare il Consigliere per procurato allarme. Denuncia che non ha mai trovato seguito, in quanto minacciare è un’arte tipica di coloro che, se pur in torto, tentano di spaventare.
Nel frattempo, diligentemente, tutti i plessi scolastici misero a disposizione del Comune i loro piani di evacuazione, tranne uno.
Per non destare mal di pancia ed inutili allarmismi non faremo il nome dell’istituto, ma nel frattempo verificheremo se, in tutto questo lasso temporale, ha diligentemente provveduto nel dotarsi del piano e neò comunicarlo all'ufficio tecnico del Comune canegratese. Se non lo avesse ancora fatto, non tarderemo a pubblicare il nome dell’Istituto ed i nomi e cognomi della dirigenza, affinché le autorità ed i canegratesi sappiano e conoscano i volti di questi campioni di lungimiranza.

Ma ritorniamo al recente fatto.

Il consigliere Giacomo Montalbano, durante la sua comunicazione, ha posto in evidenza il tentativo di politicizzazione della  scuola paritaria Giuseppe Gaio da parte di alcuni elementi. Il tentativo si sarebbe consumato durante le elezioni del nuovo Consiglio di Amministrazione, con sistemi non proprio democratici. Nei fatti, durante le lezioni del Consiglio di Amministrazione taluni elementi nostrani, anche datati anagraficamente, avrebbero distribuito ai molti soci presenti in aula, biglietti con indicato i nominativi delle persone da eleggere. Il metodo è comune in alcune associazioni segrete, tipiche della nostra nazione.

La dichiarazioni del Consigliere Montalbano hanno fatto il giro del Comune e sono state pubblicate dai vari notiziari locali.
Tonnellate di indignazione sono state sollevate proprio da coloro che avrebbero commesso il fatto. Tutti concordi e scandalizzati da tanta violenza verbale tanto da costringerli a riunirsi in seduta comune, come si usa fare nei gran giurì, per partorire un documento comune dove, ancora una volta, si minaccia il denunciante di querela. L’odore, anzi la puzza, dei soliti sistemi tarda a diradarsi in questo Comune.

Al trenino dei fenomeni, si è aggregata la solita mamma spaventata da tanta violenza verbale. La signora, presa carta e penna, scrive tutta la sua indignazione alle varie testate giornalistiche, firmandosi Gabriella Simonetti. Come associazione, non potevano rimanere inermi a tanto allarmismo sociale e quindi ci siamo messi alla ricerca della mamma Gabriella, ma a quanto pare nessuno al Gaio e nel Comune di Canegrate conosce la signora indignazione. Pare che anche in questo caso, la fantasia di qualche buontempone abbia dato sfogo a tutte le sue scarse risorse celebrali per fare vivere il personaggio della mamma Gabriella Simonetti. D'altronde, nella fanciullesca fantasia di molti adulti, Babbo Natale è un omone vestito di rosso con una lunga barba bianca che porta i regali il 25 di dicembre.   La signora Simonetti, più che un essere in carne ed ossa, pare essere una entità astratta frutto di una fantassia al servizio del malaffare. Importante che non  si pretenda di fare concorrenza al più noto fantasma del Louvre, non vorremmo che, per una licenza così infantile, si potesse dare inizio ad un preoccupante incidente diplomatico tra il Gaio e Louvre. D'altronde chi potrebbe prenderci sul serio dopo che abbiamo scambiato una ragazza di nazionalità marocchina, per la nipote di un dittatore egiziano. Noi, intanto, continueremo ad interessarci del Gaio e nei momenti di relax, continueremo a cercare il fantasma.