Negli archivi abbiamo trovato questa mail datata 2008 ma tremendamente attuale. Si parla di servizi sociali e nello specifico la gestione politica degli stessi. Oggi sappiamo come la gestione politico amministrativa sia lacunosa e preoccupante, le responsabilità politiche sono talmente evidenti da lasciare poco spazio a difese d'ufficio e per questo il capogruppo dell' Italia dei Valori canegratese., Roberto Mori, ha chiesto una commissione di inchiesta per cominciare a vedere chiaro in un settore della pubblica amministrazione che da sempre è barricato a difesa di una privacy inconsistente e spendacciona senza che vi siano i giusti controlli da parte della politica locale.
Italia dei Valori canegratese
MAIL del 2008
Leggo sul Giorno di giovedì 13 novembre 2008 l'art. sulla Città del Sole di Canegrate, dove si dà risalto al potenziamento della struttura per numero di operatori per le attività che si intende svolgere.
All'annuncio per mezzo stampa mancano tamburi trombe e mortaretti così un fatto di ordinaria normalità diventa un evento strabiliante. Da anni alcuni genitori denunciano scarsa sicurezza, mancanza di piani socio-educativi individuali così come dice la Legge 104, carenza di organico con conseguente ridotte attività. Ci si dà ragione implicitamente!? Forse ai cittadini che pagano le tasse interessa di più sapere come vengono spesi i loro quattrini, come sono finanziate queste strutture e come vivono i cittadini diversamente abili ospiti. Sapere esempio che la Regione e le ASL finanziano tali strutture e solo la parte residua è a carico del Comune, che ne è la voce di spesa più importante del bilancio come lo deve essere in tutte le società civili evolute. Al cittadino pagatore piace sapere che i suoi soldi sono ben spesi in primo luogo a tutela dei più deboli. E' vezzo invece sapere che in barba non solo alle leggi, in primis la costituzione italiana art. 3, 38 ma semplicemente al buon senso, le amministrazioni di tutti i colori aggirano l'ostacolo, e non potendo nulla pretendere dai soggetti in causa per incapacità, si rifanno alle famiglie con veri atti intimidatori. Ben lo sappiamo noi frequentatori di questi centri. Il cittadino deve sapere che una persona diversamente abile invalida al 100% dalla nascita che non può avere altro reddito se non la vergognosa pensione di Stato di ? 257.00 netti più ? 465.00 di accompagnamento totale ? 722.00 netti, per il 2008. Sfido chiunque a vivere con questa cifra con accompagnatore. La famiglia sopperisce alle vergogne di stato abbondantemente, per dare dignità alla persona diversamente abile, di solito la mamma lascia il lavoro per esserne l'accompagnatore, venendo così a mancare uno stipendio e conseguente impoverimento, siccome non si vive con ? 257.00 va da sé che la famiglia deve integrare. Forse il Sindaco può darci suggerimenti in merito?! In tempi di recessione e crescita zero lavoratori e pensionati sono i più colpiti e il futuro di queste persone è sempre più incerto. In alcuni Comuni siamo arrivati all'assurdo con una mano ti aiutano con l'altra si riprendono tutto. Sarebbe bene capire se questi centri sono solo per chi se li può permettere, come scuole private oppure sono un servizio dovuto che i cittadini pagano già con le tasse. Può una materia così delicata essere lasciata alla discrezione delle singole amministrazioni? Un disabile è diverso da Comune a Comune? Io penso proprio di no! Possiamo vivere degli umori di Sindaci? Il buon senso dice di no. Ma questo è uno strano Paese. Ritengo immorale che un cittadino diversamente abile che non chiede nulla se non per interposta persona, valga meno di una piazza, di una rotonda, di una pista ciclabile, che spesso non servono a nulla se non accontentare il sedicente ecologista di turno. decenni assistiamo a sperperi di denaro pubblico, di miliardi bruciati in opere e acquisti di dubbia utilità. E' lecito pensare male...!! I tagli statali come per esempio l'ici non devono essere la scusante per imporre in modo surrettizio altre imposte supplementari, non ultima l'irpef comunale dal 3 all'8%o né ci può consolare così fan tutti. Le rette di partecipazione alla spesa, decise unilateralmente, altro non sono che un ulteriore barzelletta ai danni delle persone più fragili e loro famiglie, è un ulteriore accanimento verso lavoratori e pensionati colpiti già duramente da queste disgrazie. Caro Sindaco noi non vogliamo la sua carità né la sua comprensione sarebbe chiedere troppo, noi vogliamo diritti in un Paese civile. A quella sinistra sociale che la sostiene e che bene è ancorata alle poltrone dico, predicate bene razzolate male. Come vedete c'è poco da vantarsi e suonare trombe, bisogna tacere, meditare, vergognarsi, ma questo presuppone l'aver capito.
Grazie.
VINCENZO ANASTASI
1 commento:
Ma dei bilanci della Casa di Riposo e del ripianamento del buco abissale non ne parla più nessuno? O si aspetta che prima o poi la Fondazione che gestisce la struttura porti i libri in tribunale per il fallimento?
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